mercoledì 2 aprile 2014

Siamo carne senziente


Ogni giorno ci guardiamo allo specchio e riveliamo a noi stessi qualcuna di quelle che frequentemente chiamiamo "le nostre patologie mentali". Ieri mi è capitato di parlare con un'amica, ed è saltato fuori che lei si sente bipolare - e non è solo perchè guarda Shameless, anche se contribuisce.
Bipolare in senso clinico significa un sacco di sintomi particolari e limitanti, ma è risaputo che il senso comune sia uno psichiatra ben più esperto di chi possiede il famoso "pezzo di carta". Quanto fa figo dire di essere "psycho" al giorno d'oggi, nemmeno ai tempi di Caligola.





Quel che è preoccupante di questa tendenza a sentirsi esperti di tutto, essendo esperti di niente - io rientro assolutamente in questa categoria, vorrei sottolineare, per cui si tratta anche di un'autocritica - è che tendiamo a dare giudizi sulle cose considerandole in linea di massima assolute, sulla base di conoscenze che crediamo di avere e che abbiamo acquisito online, probabilmente sull'immortale Wikipedia. 
Il mio nuovo Dio insegna: 


"As sentient meat, however illusory our identities are, we craft those identities by making value judgements. Everybody judges, all the time. Now, you got a problem with that, you’re living wrong. "
"In quanto carne senziente, per quanto le nostre identità siano illusorie, costruiamo tali identità dando giudizi di valore. Tutti giudicano, sempre. Ora, se hai un problema con questo, stai vivendo nel modo sbagliato. "

 ..ciò non toglie che dare questi giudizi in modo assoluto, credendosi supportati da conoscenze che in realtà non abbiamo, abbia creato numerosissime costellazioni di presunti esperti di svariati argomenti, che rischiano di deviare il giudizio collettivo in determinate direzioni. Per dirla facile, se tutti dicono che True Detective è bellissimo, e cinque persone dicono che non lo è, e che è terribilmente sopravvalutato, noi comuni mortali non possiamo che domandarci: queste cinque persone sono le uniche che hanno dato un giudizio sincero e ponderato su certe conoscenze, senza seguire la massa, oppure hanno voluto dare un giudizio 'bastian contrario', così che la gente legga e parli di loro, pensandoli esperti





Avrete intuito che questo è esattamente quello che mi è successo ieri sera, leggendo diverse recensioni di True Detective, che ho finalmente terminato, non senza un certo dispiacere - Rust, mi mancherai.
Si tratta di una serie complicata da apprezzare. Una serie che eccelle nello stile, nell'atmosfera, nella musica, nelle interpretazioni, ma con una storia piuttosto lenta, a volte apparentemente debole, che rende difficile capire quanto di quello che stai vedendo ti piaccia oppure no. Sono arrivata all'ottava ed ultima puntata, l'ho finita, e devo ancora decidere il motivo per cui mi è piaciuto tanto. Per cui qualcosa mi è rimasto dentro. Cosa? E perchè, poi? Dunque ho letto diverse recensioni e la maggior parte ha ripetuto gli stessi concetti entusiastici che potrei ripetere io. Sono poi capitata su un blog in cui i cinque scrittori - tutti e cinque - non hanno per nulla apprezzato la serie, dando dunque giudizi, anche tecnici e apparentemente ben ponderati, tutt'altro che buoni.
E lì è nato il fantomatico dubbio: e se avessero ragione? Se mi fossi fatta influenzare dalla consapevolezza che i più siano andati in una certa direzione? O mi sto facendo infinocchiare da questi cinque personaggi che hanno la pretesa di capirne di più degli altri?



Se non l'avete mai vista, guardate la sigla di True Detective.
Solo quella. E' poesia.

Bisogna pensare con la propria testa, ma nel criticare un'opera - e per criticare intendo proprio nel senso più letterale del termine: fare una critica non necessariamente negativa - a volte ci vogliono delle conoscenze che non tutti abbiamo davvero. Avrei mentito se avessi detto che Guernica mi è piaciuto alla prima occhiata, sul libro di storia dell'arte. L'ho apprezzato solo dopo averne studiato la composizione e la filosofia che gli ha dato vita. Ma questa composizione, questa filosofia, spesso per il cinema e per le serie tv non sono così accessibili. Sembra che tutti ne siano in possesso, e sembra che nessuno lo sia davvero.

Dopotutto, l'arte raccoglie intorno a sè millenni di dibattiti su morale, estetica e quant'altro.
Detto questo, quindi, è impossibile concludere l'articolo con una conclusione vera e propria. Resta un articolo aperto al confronto sull'argomento, perchè sono davvero curiosa di sentire il parere di chi ci riflette, come faccio io.

Solo, non confondiamo "mi piace" ed "è bello". Nè "è bello" con "è interessante". 
Diamo agli altri gli strumenti per crearsi un'opinione da soli, ed avremo fatto la critica migliore. 


..e qui concludo. Mi mette un po' ansia scrivere un articolo semi-serio su questo blog. Ma perchè no?


6 commenti:

  1. Purtroppo (ed ora mi sento vecchissima a dire questa cosa) nel mondo di oggi, dove abbiamo accesso a tutte le informazioni in maniera istantanea, tutti sanno tutto di tutto in maniera sommaria e nonostante questo si sentono degli esperti e si sentono in dovere di dare giudizi non richiesti in maniera feroce e imperativa. Era meglio una volta (e qui raggiungo l'apice del mio sentirmi vecchia) quando per cercare il significato di una cosa-parola-concetto dovevi arrampicarti sulla libreria e tirare giù quel pesantissimo volume dell'Enciclopedia Motta e attingere il sapere da quel librone, che solo ad aprirlo e a trovare pagina perdevi 5 minuti. Ora è tutto più immediato e ci sono moltissimi esperti di aria fritta.
    Detto questo: ho appena finito di guardare My Mad Fat Diary e mi mancava giusto una serie intrigante nella quale perdermi un pochino: guarderò True Detective.

    Hai visto A Young Doctor's Notebook? è brevissimo, ma mi è piaciuto tantissimo !!!

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    1. Grazie del tuo commento! (non riesco a smettere di sentirmi gasatissima nel vedere "Okashi Lau" che scrive qui. Persone che stimo così tanto sembrano sempre lontanissime!)
      Purtroppo questo è un aspetto negativo dell'avere uno strumento così potente con cui attingere alla conoscenza. Spesso viene sottovalutata e soprattutto ne vengono ignorate le fonti.
      My Mad Fat Diary ce l'ho già in lista, ma ho googlato A Young Doctor's Notebook ed è cortissima, quindi sarà la prossima serie che guarderò, ti farò sapere!

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    2. Ah, naturalmente fammi sapere che ne pensi di True Detective che mi interessa molto *^*

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  2. La scuola dei cinici del 3 secolo a.c. Riteneva di astenersi da qualsiasi giudizio perche ' tutto il reale che percepiamo dai sensi e ' illusorio.L uomo era enigma e tale rimane duemila trecento anni dopo

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    1. Ed è davvero possibile astenersi dal giudizio, pur in questa consapevolezza dell'illusione? L'enigma resta, è proprio vero.

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  3. Ciao, per me true detective -entrambe le serie- sono state vera lezione di cinema prestato alla televisione, dove tutto era complementare, a cominciare dalla complessità dei personaggi, delle storie che, apparentemente, erano lunghe ma necessitavano di quei particolari che per molti erano insignificanti ed invece sono quelli che hanno reso questa serie televisiva una grande lezione di sceneggiature TV
    Amato tanto, entrambe le serie
    Per uno strano motivo, tutte noi ci siamo innamorate di rust
    Potere di una magnifica TV
    (Ciao blogger:-)

    Ciao, ortyz

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